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       Mondo dell'editoria: un sottobosco fatto di precarietà

 

Negli ultimi anni Milano si vanta sempre più di essere il fiore all'occhiello della cultura italiana.

La comunicazione è diventata tra i motori principali dell'economia della città attraverso eventi, mostre, fiere librarie, mercato dell’arte, videoarte, editoria libraria. Ma dietro a questa vetrina c'è un mondo del lavoro che si basa sulla precarietà estrema. I dati emergono da una ricerca realizzata da Acta (l'associazione che mette in rete i freelance).

Editor, correttori, grafici, illustratori negli ultimi anni si sono visti ridurre drasticamente i compensi,

spesso giustificati con la crisi di vendita dei libri che dal 2012 ad oggi ha fatto crollare il mercato del 25%. Per una cartella un correttore di bozze può essere pagato 0,72 centesimi lordi. Un freelance del settore editoriale a Milano fattura in media circa 15mila euro lordi l’anno. Acta si sta impegnando attraverso delle proposte a cambiare la condizione dei freelance. Tra i punti in esame la definizione dei compensi minimi e l'uso degli stage per la formazione.

 

Reportage Radio Colonia/WDR

novembre 2019

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